Paolo pointed me to this nice post (in Italian) that aims at outlining some costs sustained for the war in Iraq and how these money could have been spent for something different. Personally I buy the cause and I translate an interesting quote below:
“It is a theoretical reasoning but if the 200 billions of dollars ‘trashed’ for this war were used to buy solar cells, we could have installed 40 gigawatt of solar energy, able to produce 1000 terawatt/hour of electrical energy: 2,5 times the energy derived from Iraq’s crude oil.”
Below the text in Italian:
“E’ un discorso teorico, ma se i 200 miliardi di dollari buttati nella guerra (a cui ha dato il suo contributo servile anche l’Italia di Berlusconi) fossero stati utilizzati per comperare dei pannelli fotovoltaici, si sarebbero potuti installare 40 gigawatt di energia solare, capaci di produrre 1000 terawatt-ora di energia elettrica, 2,5 volte l’energia proveniente dal petrolio iracheno. La cosa più sconvolgente è che per via dell’economia di scala, una tale quantità di pannelli sarebbe sufficiente a ridurre il prezzo del kilowatt- ora fotovoltaico da 20 a 8 cents, rendendolo competitivo col petrolio nella generazione di potenza su larga scala. Addirittura, se questi 200 milardi di dollari fossero stati utilizzati per installare fattorie eoliche offshore, si sarebbero potuti produrre circa 5000 terawatt-ora di energia elettrica, come dire il 5% del fabbisogno energetico italiano primario corrente, per 50 anni. Le emissioni di CO2 verrebbero ridotte così di circa 3700 milioni di tonnellate, una quantità sufficiente a mantenere l’intera Unione Europea entro i limiti di Kyoto (-8% sui 4245 MMT di CO2E del 1990) per i prossimi 10 anni. ”